Albero di limoni: le varietà, come piantarlo e curarlo

person Pubblicato da: Mario Cafaro list In: Rubrica del Giardiniere

Il limone è un albero la cui altezza varia da un minimo di 3 ad un massimo di 6 metri. Foglie di un verde acceso e frutti di un giallo sgargiante, dalla forma ovale e con una scorza esterna dura e, a seconda delle varietà, più liscia o più rugosa. La sua buccia è spessa e contiene delle ghiandole che conservano olii essenziali molto profumati.

Cresce prevalentemente nelle zone subtropicali per via del loro clima particolarmente favorevole, in Italia le zone a maggior produzione sono l’area del lago di Garda e principalmente nel Sud Italia, in particolare in Sicilia, in Calabria e in Campania. Questa specie di pianta fruttifera è rifiorente e produce i suoi frutti più volte durante l’anno. Rispetto a molte altre piante, presenta meno vincoli climatici, per questo risulta relativamente più semplice e pratico coltivarla anche a regime biologico. Ma il limone, grazie alla forma indomabile dei suoi rami e ai colori vistosi delle foglie e dei frutti, può essere anche un vero piacere per gli occhi e quindi una valida opzione se si cerca una pianta a scopo ornamentale.

In più, il limone è un frutto dalle molteplici proprietà: il suo succo è rinomato per il ricchissimo contenuto di vitamina C e A, vere e proprie alleate delle difese immunitarie contro le malattie da raffreddamento; è un digestivo naturale che produce effetti regolativi sull’intestino; è rinfrescante e battericida. Inutile elencare anche le sue qualità in ambito gastronomico, usato in cucina come ingrediente o condimento in grado di impreziosire piatti caldi e esaltare le crudità.

Esistono molte varietà di limone e piantare e manutenere quest’albero richiede forse meno impegno di altre piante. Vediamo perché.

 

Le varietà del limone

Tutte le varietà di limoni sono accomunate dall’altezza complessiva dell’albero (che come detto varia da 3 a 6 metri), dalla caratteristica di essere sempreverdi e dalla forma ovale delle foglie. Quello che differisce nelle singole varietà, invece, sono le dimensioni dei frutti e la superficie della loro buccia, che può essere liscia o rugosa e apirene, senza semi. Anche se ad un occhio poco esperto i limoni possono sembrare tutti simili tra loro, sono molte le varietà divenute popolari nel corso del tempo. Ad esempio:

Limone quattro stagioni o lunario

Questa varietà è particolarmente diffusa, prende il nome dalla sua capacità di offrire una produzione continua in qualsiasi mese dell’anno.

Limone Zagara bianca

Tipico della Sicilia, tanto che spesso è chiamato anche limone siciliano o limone siculo. Il suo succo è abbondante ed è tra i limoni più rappresentativi d’Italia, valida alternativa del famoso quattro stagioni, altrettanto produttivo.

Limone pane (interodanto)

Varietà originaria della costiera amalfitana. Limone rifiorente, fiorisce più volte all’anno. I frutti sono di media pezzatura dalla forma allungata. La buccia di colore giallo o verde si caratterizza per essere spessa ma non amara, la polpa è molto succosa, dolce, delicata, quasi priva di semi. Paradossalmente di questa varietà quello che si mangia è la buccia, anche nell’insalata. Il limone pane spesso viene confuso con il cedro, che è diverso per forma, sapore e utilizzo.

 

Una menzione speciale: il limone di Amalfi

Pur nascendo in una zona molto vicina, Il limone amalfitano è coperto dal marchio IGP, appartiene a un gruppo differente, detto “sfusato” per la tipica forma affusolata dei suoi frutti. Ha caratteristiche molto pregiate e rinomate: la buccia è di medio spessore, di colore giallo chiaro, un aroma e un profumo intensi grazie alla ricchezza di oli essenziali. La polpa è succosa e moderatamente acida, con scarsa presenza di semi. Da studi recenti è emerso che questa varietà di limone è tra le più ricche in assoluto in acido ascorbico, la nota vitamina C. Questa varietà, detta anche "Limone Costa d'Amalfi" IGP è considerata un prodotto di eccellenza.

Altre varietà simili al limone sono: lime, finger lime, lime quat e limone yuzu.

Dopo aver visto le caratteristiche che contraddistinguono le varietà di limone più note, vediamo ora quali accorgimenti seguire se l’intenzione è quella di coltivarlo, sia impiantandolo nel terreno che in un vaso.

 

Il limone: come coltivarlo a terra e in vaso

Come detto, il più delle volte la scelta ricade sul limone per fini produttivi, grazie proprio alla sua ripetuta e abbondante produzione nell’arco di un anno. Infatti, soprattutto se l’uso che si vuole dei frutti è a scopo personale, un albero di limoni può rivelarsi più che sufficiente.

La pianta di limone può essere coltivata sia a terra che in vaso, con alcuni opportuni accorgimenti. Se si dispone di spazio in giardino, coltivarla a terra è piuttosto semplice e non richiede grandissima cura. La prima condizione da tener presente, però, è quella climatica: il limone non sopravvive a temperature al di sotto dei 3-5 gradi centigradi, pertanto se l’area in cui vogliamo piantarlo è caratterizzata da inverni molto rigidi è consigliabile optare per la coltivazione in vaso, che renderà più semplice lo spostamento della pianta in serra per l’opportuna conservazione in attesa della stagione più calda. Per la piantumazione in piena terra è importante curare la fase preparatoria del terreno: questo deve essere fertile, profondo e ben drenato, perché altrimenti le radici del limone rischiano di marcire. Ideale è un suolo sabbioso, meno indicato quello argilloso. Quando si procede all’impianto è consigliabile, poi, procedere ad aggiunte ammendanti come il lupino macinato, particolarmente utile in realtà, per tutti gli agrumi. Successivamente è di particolare importanza curare la concimazione, che deve essere ricca di microelementi, fondamentali per la messa a fioritura, e non troppo azotata o non solo azotata. Quando si esagera con l’azoto, infatti si può rischiare un “aborto fiorale”: i fiori saranno abbondanti ma nessuno, o pochissimi, darà alla luce un frutto.

Se la scelta ricade, invece, sulla coltivazione in vaso, è importante focalizzare l’attenzione anche sulle dimensioni e sul materiale del vaso stesso: non c’è bisogno che sia enorme, 10 centimetri di diametro oltre il suo contenitore originario è sufficiente e la terracotta, per la sua capacità di far passare maggiormente l’aria e di non riscaldarsi eccessivamente, permette alla pianta di respirare ottimamente, molto meglio di come farebbe in un vaso di plastica. In più il giardino acquisterà un aspetto ancora più elegante. È d’obbligo sottolineare che la coltivazione in vaso, oltre a qualche passaggio iniziale in più, comporta diversi accorgimenti ulteriori anche negli anni successivi all’impianto. Infatti, oltre a dover utilizzare una terra specifica per agrumi, o terricci di qualità (come specificato in un video sul nostro canale youtube), è bene differenziare i terricci economici fatti da compost di rifiuti urbani dai terricci fatti da torba e substrati naturali. Ogni due anni circa, finché la pianta è giovane, si deve rinvasare per rinnovare la terra ormai sfruttata. Questa operazione, poi, va ripetuta anche quando il limone ha raggiunto l’età adulta, con una frequenza più ampia di circa 4 anni. Anche la posizione del vaso è importante: per fruttificare al meglio il limone vuole una notevole esposizione ai raggi solari, quindi meglio optare per una collocazione a sud dove per diverse ore può beneficiare del calore del sole.

 

Cura e manutenzione del limone

Curare il limone, come detto, è un’operazione più semplice rispetto ad altre piante. Per curarlo al meglio e garantirgli una crescita sana e rigogliosa è importante fornirlo di un’irrigazione continua, più intensa nei mesi estivi e meno durante il periodo invernale, perché è fondamentale che il terriccio sia mantenuto sempre umido ma mai annacquato per evitare ristagni. Per quanto riguarda la potatura, è consigliabile effettuarla a maggio-giugno in base alle zone, così da dare il tempo alle foglie di rigenerarsi inizio estate. In questa fase si deve stare attenti ad eliminare solo le parti secche o danneggiate, sfoltire se necessario l’interno della chioma e arrotondarla, per consentire una crescita corretta della pianta. Più in generale il limone va tenuto sempre ben protetto dalle basse temperature e dai forti venti e, lo ripetiamo, va esposto al calore del sole per molte ore al giorno. In termini di manutenzione, un occhio di riguardo lo merita senz’altro la prevenzione dagli attacchi di alcuni insetti particolarmente dannosi per la pianta di limone. Infatti, questo agrume può essere colpito da alcuni parassiti quali Cocciniglie, Afidi, Minatrice serpentina, Tripidi, Mosca bianca fioccosa degli agrumi e il comune Ragnetto rosso. Questi “nemici” del limone richiedono uno specifico trattamento insetticida. Il nostro consiglio, in questo caso, è di documentarsi bene sul rimedio più indicato e di optare sempre, comunque, per una soluzione ecologica, in grado di sconfiggere con efficacia la minaccia senza alcun danno per la pianta e l’ambiente che la circonda. Se vuoi maggiori informazioni sui limoni ed orientarti al meglio sulla scelta dei componenti necessari prima di cimentarti con la loro coltivazione, affidati ai consulenti Flor plant.

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